300 milioni di euro in contributi a fondo perduto
Cosa è?
Il Fondo per il sostegno alla transizione industriale si rivolge alle imprese che vogliono investire sulla tutela ambientale e ha l’obiettivo di favorire l’adeguamento del sistema produttivo italiano alle politiche UE sulla lotta ai cambiamenti climatici. La dotazione attuale è di 300 milioni di euro.
Le domande per partecipare al bando possono essere inviate dalle ore 12:00 del 10 ottobre 2023 e fino alle 12:00 del 12 dicembre 2023. È prevista una valutazione a graduatoria.
Possono fare domanda le imprese di qualsiasi dimensione, quindi MPMI e GI, con unità operativa in Italia, attive nei settori estrattivo e manifatturiero con codice Ateco prevalente rientrante nelle sezioni B e C.
Le agevolazioni sono concesse nella forma di contributo a fondo perduto in Regime di Esenzione e in Regime Quadro Crisi Russia-Ucraina.
Quali sono le attività finanziate?
I programmi di investimento, da realizzare su un’unica unità produttiva, devono essere volti a perseguire, alternativamente, attraverso interventi sul processo produttivo esistente:
- una maggiore efficienza energetica nell’ attività d’impresa oppure un cambiamento fondamentale del processo produttivo, attraverso l’implementazione di soluzioni e tecnologie che mirino a consentire una maggiore efficienza energetica;
- un uso efficiente delle risorse, attraverso una riduzione dell’utilizzo delle stesse anche tramite il riuso, il riciclo o il recupero di materie prime e/o l’uso di materie prime riciclate, nell’unità produttiva oggetto dell’intervento. Oppure un cambiamento fondamentale del processo produttivo attraverso il riciclo e il riuso di materiali produttivi, di materie prime e riciclate.
Gli investimenti devono perseguire uno o più dei seguenti obiettivi:
- riduzione della quantità di acqua impiegata nel processo produttivo;
- riduzione della quantità di materie prime e semilavorati impiegati nel processo produttivo, ad eccezione dell’energia;
- riduzione dei rifiuti conferiti in discarica.
Inoltre è possibile presentare un progetto di formazione del personale per un importo non superiore al 10% del programma di investimento.
Sono ammissibili le spese relative all’acquisto e alla costruzione di immobilizzazioni, quali:
- Suolo aziendale e sue sistemazioni (max. 10% dell’investimento);
- Opere murarie e assimilate (max. 40% dell’investimento);
- Impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica;
- Programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi.
Nel caso in cui l’azienda optasse per progetti di formazione del personale le spese ammissibili sono riferite a:
- spese di personale relative ai formatori per le ore di partecipazione alla formazione;
- costi relativi a formatori e partecipanti alla formazione direttamente connessi al progetto di formazione, quali le spese di viaggio, le spese di alloggio, i materiali e le forniture con attinenza diretta al progetto, l’ammortamento degli strumenti e delle attrezzature nella misura in cui sono utilizzati esclusivamente per il progetto di formazione;
- servizi di consulenza connessi al progetto di formazione.
Non sono ammesse le spese relative a impianti e attrezzature usati, le spese di funzionamento, le spese notarili, quelle relative a imposte, tasse, scorte e quelle relative all’acquisto di immobili che hanno già beneficiato, nei 10 anni antecedenti la data di presentazione della domanda, di altri aiuti, fatta eccezione per quelli di natura fiscale.
Inoltre non sono ammissibili costi relativi a commesse interne e nemmeno singoli beni di importo inferiore a euro 500 euro.
Come funziona?
L’investimento deve essere ricompreso tra un minimo di 3.000.000 e un massimo di 20.000.000 di euro.
È richiesta una Relazione tecnico economica nella forma di perizia asseverata.
Ogni impresa può presentare una sola domanda di agevolazione per ogni unità produttiva. Possono, quindi, essere presentate più domande di agevolazione purché riferite ad unità produttive diverse, nel rispetto dei limiti massimi di investimento.
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Prorogato il termine finale per la presentazione delle domande di finanziamento.