Online i portali per le richieste dei contributi e il simulatore per la realizzazione di un impianto fotovoltaico
Sono operativi i portali web per l’invio delle richieste dei contributi per le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e le configurazioni di autoconsumo. È online anche il simulatore che consente ai soggetti che intendano installare o utilizzare un impianto fotovoltaico, di ottenere informazioni di dettaglio sui vantaggi dell’autoconsumo ed effettuare simulazioni tecnico-economiche.
Contributo PNRR per CER nei comuni con meno di 5.000 abitanti
Fino al 31 marzo 2025 possono presentare domanda di contributo i seguenti soggetti:
- Comunità Energetiche Rinnovabili (CER): sistemi basati sulla condivisione di infrastrutture per la produzione di energia da fonti rinnovabili realizzati da clienti finali;
- Sistemi di autoconsumo collettivo da fonti rinnovabili: sistemi realizzati da gruppi di auto-consumatori che agiscono collettivamente.
Al momento di invio della domanda, i beneficiari devono aver già costituito formalmente la CER o il Sistema di autoconsumo collettivo e aver individuato l’area in cui intendono realizzare gli impianti a energia rinnovabile. L’area deve trovarsi in un Comune del territorio italiano con massimo 5.000 abitanti.
L’agevolazione, che consiste in un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi, finanzia la realizzazione di nuovi impianti – a potenziamento di impianti esistenti – a energia elettrica da fonti rinnovabili, anche abbinati a sistemi di accumulo dell’energia inseriti all’interno delle configurazioni di cui alle lettere A e B.
La potenza nominale massima dei singoli impianti – o dell’intervento di potenziamento – non può superare 1 Megawatt.
Le spese ammissibili sono:
- realizzazione di impianti a fonti rinnovabili (es. componenti, inverter, strutture per il montaggio, componentistica elettrica);
- fornitura e posa in opera dei sistemi di accumulo;
- acquisto e installazione di macchinari, impianti e attrezzature hardware e software, comprese le spese per la loro installazione e messa in esercizio;
- opere edili strettamente necessarie alla realizzazione dell’intervento;
- connessione alla rete elettrica nazionale;
- studi di prefattibilità e spese necessarie per attività preliminari, incluse le spese necessarie alla costituzione delle configurazioni;
- progettazioni, indagini geologiche e geotecniche il cui onere è a carico del progettista per la definizione progettuale dell’opera;
- direzioni lavori e sicurezza;
- collaudi tecnici e/o tecnico-amministrativi, di consulenze e/o supporto tecnico-amministrativo essenziali all’attuazione del progetto.
Le spese n. 6 e 9 sono finanziabili in misura non superiore al 10% del totale ammesso.
Il costo di investimento massimo è il seguente:
- 1500 euro per KW per impianti fino a 20 kW;
- 1200 euro per kW per impianti di potenza superiore a 20 kW e fino a 200 kW;
- 1100 euro per kW per impianti di potenza superiore a 200 kW e fino a 600 kW;
- 1050 euro per impianti di potenza superiore a 200 kW e fino a 1.000 kW.
Gli impianti devono entrare in esercizio entro 18 mesi dalla data di ammissione al contributo e comunque non oltre il 30/06/2026, pena la revoca del contributo.
Sono ammesse solo le spese quietanzate entro la data di entrata in esercizio commerciale dell’impianto e comunque non oltre il 30/06/2026.
Tariffa incentivante CER
È attiva dallo scorso 8 aprile la piattaforma per l’invio delle domande di accesso alla tariffa incentivante sull’energia condivisa all’interno delle CER. La domanda può essere presentata dopo che i beneficiari hanno ottenuto l’autorizzazione a installare e connettere i propri impianti a energia rinnovabile alla rete ed entro 120 giorni dall’entrata in esercizio degli impianti.
I beneficiari della tariffa incentivante sono le configurazioni di autoconsumo per la condivisione dell’energia rinnovabile (CACER) localizzate in Italia, che possono avere le forme seguenti:
- sistemi di autoconsumo individuale di energia rinnovabile a distanza;
- sistemi di autoconsumo collettivo da fonti rinnovabili;
- comunità energetiche rinnovabili (CER).
Alla data di domanda i beneficiari devono già avere:
– definito la composizione del soggetto CACER;
– individuato l’area in cui realizzare gli impianti a energia rinnovabile per poi connetterli alla rete di distribuzione tramite punti di connessione che fanno parte dell’area sottesa alla medesima cabina primaria del sistema elettrico;
– realizzato gli impianti a energia rinnovabile e ottenuto l’autorizzazione a installarli e connetterli alla rete.
L’agevolazione corrisponde a:
1. TARIFFA INCENTIVANTE (tariffa premio TIP) sulla quota di energia condivisa dal soggetto CACER, costituita da una parte fissa e una variabile. La parte fissa varia in funzione del prezzo dell’energia.
Potenza impianto | Tariffa premio TIP | ||
Parte fissa | Parte variabile | TIP massima | |
≤ 200 kW | 80 euro/MWh | 0-40 MWh in base al prezzo zonale orario dell’energia elettrica (Pz) | 120 euro/MWh |
tra 200 kW e 600 kW | 70 euro/MWh | 110 euro/MWh | |
> 600 kW | 60 euro/MWh | 100 euro/MWh |
Viene prevista anche una tariffa premio aggiuntiva, la cui applicazione varia in base alla localizzazione degli impianti fotovoltaici, in base ai diversi livelli di insolazione:
- +4 euro per MWh: per le Regioni del Centro (Lazio, Marche, Toscana, Umbria e Abruzzo);
- +10 euro per MWh: per le Regioni del Nord (Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino-Alto Adige, Valle d’Aosta e Veneto).
In caso di superamento dei seguenti valori soglia sulla quota di energia condivisa:
- Nei casi di accesso alla sola tariffa premio: 55%;
- Nei casi di cumulo della tariffa premio con un contributo in conto capitale: 45%
l’importo della “tariffa premio eccedentario” deve obbligatoriamente essere destinato ai soli consumatori diversi dalle imprese e/o utilizzato per finalità sociali con ricadute sui territori in cui sono localizzati gli impianti per la condivisione. La verifica del superamento del valore soglia è effettuata dal GSE su base annuale.
2. CORRISPETTIVO DI VALORIZZAZIONE per l’energia autoconsumata, definito dall’ARERA: il corrispettivo vale circa 8 €/MWh.
Il periodo di diritto alla tariffa incentivante decorre dalla data di entrata in esercizio commerciale dell’impianto ed è pari a 20 anni.
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